Marco Angius confermato direttore musicale e artistico dell’OPV per i prossimi tre anni
Il Consiglio generale della Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto, nella seduta di ieri 9 ottobre 2018, ha rinnovato all’unanimità l’incarico di direttore musicale e artistico dell’OPV al maestro Marco Angius per il triennio 2018-2021.
“Da tre anni alla guida dell’OPV – dichiara il Vicepresidente Paolo Giaretta – Marco Angius ha contribuito al successo artistico, di pubblico e della critica della nostra orchestra. Sotto la sua direzione è stata ampliata l’offerta al pubblico e sono stati intrapresi nuovi percorsi musicali. Il rinnovo dell’incarico è legato anche all’impostazione di un nuovo ciclo di attività che la Fondazione intende intraprendere in uno stretto collegamento con la programmazione culturale della Città e della Regione, come testimonia la convenzione sottoscritta con il Teatro Stabile del Veneto per un’attività di promozione congiunta”.
“Sono molto felice e onorato – dichiara Angius – che la Fondazione OPV mi abbia rinnovato la fiducia per affrontare un nuovo triennio. Abbiamo di fronte obiettivi ambiziosi che mettano sempre più l’Orchestra al centro della realtà musicale veneta e italiana. Le scelte artistiche e la qualità della formazione orchestrale sono la condizione base per realizzare questa costante crescita di proposte culturali. Penso che i risultati fino ad ora conseguiti e la vicinanza del pubblico di Padova siano il viatico ideale per continuare insieme”.
Bio
Marco Angius
Marco Angius è un direttore specializzato nella musica contemporanea con una vasta frequentazione di teatro musicale e repertorio sinfonico di ogni tempo. Ha diretto Ensemble Intercontemporain, London Sinfonietta, Tokyo Philharmonic, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Orchestra Toscanini di Parma, Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, Orchestra Verdi, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre de Lausanne, Orchestre de Nancy, Orchestra della Toscana, I Pomeriggi Musicali, Luxembourg Philharmonie, Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam. Tra i teatri La Fenice di Venezia, Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino, Comunale di Bologna, Regio di Torino, Lirico di Cagliari, Regio di Parma.
Nel 2007 ha ottenuto il Premio Amadeus per Mixtim di Ivan Fedele, compositore del quale ha inciso tutta l’opera per violino e orchestra con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai (Mosaîque). Nella sua ricca discografia spiccano Luci mie traditrici di Salvatore Sciarrino, Die Kunst der Fuge di Bach, L’imbalsamatore di Giorgio Battistelli, Pierrot lunaire di Schönberg, Risonanze erranti di Nono, Abyss di Donatoni, Quodlibet di Castiglioni, Noîse di Adámek (con l’Ensemble Intercontemporain).
Nell’ambito del teatro musicale ha diretto La volpe astuta e Káťa Kabanová di Janáček, Sancta Susanna di Hindemith, Aspern di Sciarrino, Jakob Lenz di Rihm, Don Perlimplin di Maderna, L’Italia del destino di Luca Mosca, Il suono giallo di Alessandro Solbiati (Premio Abbiati 2016), Medematerial di Dusapin (Premio Abbiati 2018), Alfred Alfred di Donatoni, distinguendosi recentemente anche per alcune produzioni liriche di Un ballo in maschera, Gianni Schicchi e Cavalleria rusticana. Già direttore principale dell’Ensemble Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala, dal settembre 2015 è direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto con cui ha all’attivo numerosi dischi e integrali sinfoniche (in particolare quelle di Beethoven e Schubert). Tra i suoi libri: Come avvicinare il silenzio (Rai Eri, 2007), Del suono estremo (Aracne, 2014). Ha inaugurato la Stagione 2016/2017 del Teatro La Fenice con l’opera Aquagranda di Filippo Perocco (Premio Abbiati 2017), oltre a una nuova edizione del Prometeo di Luigi Nono al Teatro Regio di Parma (di imminente uscita discografica). Tra i prossimi impegni l’inaugurazione della Stagione 2018/2019 dell’Opera di Firenze con Le villi di Puccini.
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